Congedi per gravi motivi familiari art.42
Per quale familiare o affine si può usufruire dei permessi art. 42 D.Lgs. 151/2001?
In assenza di ricovero, della persona con handicap in situazione di gravità da assistere (articolo 3, comma 3 della Legge 104/1992), possono godere di due anni di congedo retribuito e coperto da contributi:
- il genitore;
- il coniuge;
- il parente o l’affine entro il secondo grado (esempio, nonni, nipoti in quanto figli del figlio, fratello).
I parenti ed affini di terzo grado (esempio, zii e bisnonni) possono fruire dei permessi lavorativi solo ad una delle seguenti condizioni:
- quando i genitori o il coniuge della persona con handicap siano deceduti o mancanti;
- quando i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 65 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti.
Condizione obbligatoria per il dipendente che usufruisce del suddetto congedo è avere la residenza con la persona da assistere.
Di quale certificazione medica deve essere in possesso la persona da assistere?
Il familiare da assistere deve possedere un certificato di handicap (articolo 3, comma 3, della Legge 104/1992) rilasciato dall’apposita Commissione operante in ogni Azienda USL. Il dipendente che richiede il permesso deve dimostrare come chiarito dalla circolare INPS 32/2012 e dal Dipartimento della Funzione Pubblica con la circolare 1/2012 il requisito della convivenza con il portatore di handicap. Tale requisito è soddisfatto anche attraverso la dimora temporanea risultante dall'iscrizione nello schedario della popolazione temporanea art. 32 DPR 223/89.
Come può essere frazionato il suddetto congedo?
E' ammesso il frazionamento fino alla giornata intera; non è ammesso il frazionamento ad ore.
Nel periodo di congedo maturano le ferie, la 13^ e il TFR?
Il comma 5-quinquies, articolo 42 del Decreto 151/2001, precisa che durante la fruizione del congedo retribuito non si maturano ferie, tredicesima mensilità e trattamento di fine rapporto.
