Cos'è
Escursione naturalistica e aperitivo al tramonto in un luogo "particolare ed incantevole" a due passi da Grosseto.
La pianura che oggi si estende fra Grosseto e Castiglione della Pescaia era occupata da una enorme distesa paludosa, residuo dell'antico lago Prile, che condizionò per secoli la vita del territorio, essendo fonte di reddito per la pesca, ma anche principale causa dell'infezione malarica.
Oggi, del vasto "padule", resta l'area della Diaccia Botrona, una fra le più importanti in Italia ed in Europa per l'ornitofauna acquatica.
La Riserva naturale Diaccia Botrona si estende su oltre mille ettari di territorio ed è considerata la più significativa area umida italiana ed è stata dichiarata “zona umida” di valore internazionale secondo la convenzione di RAMSAR del 1971.
Il padule occupa, allo stato attuale, circa 700 ettari, a ridosso della pineta di Castiglione della Pescaia si allunga sulla pianura che collega la stazione balneare con Grosseto.
La Diaccia Botrona possiede un raro e significativo ecosistema, che ospita un’incredibile varietà di microrganismi viventi, sia vegetali che animali: è una vera e propria "banca genetica" che dà un grande contributo al mantenimento della biodiversità della zona. Troviamo piante lacustri di vario tipo ma anche una quindicina di specie di orchidee, alcune di particolare interesse per bellezza e rarità, e alcuni frammenti della vasta foresta che un tempo ricopriva gran parte della pianura maremmana formata da frassini, olmi e tamerici.
La Diaccia Botrona è un paradiso per gli amanti del birdwatching, con oltre 200 specie di uccelli rilevate che si avvicendano nell’arco dell’anno, di cui circa 80 nidificanti. Molto importante è anche la presenza di molti insetti e specie animali.
All'interno della riserva naturale si trova la rinomata Casa Rossa Ximenes, una costruzione suggestiva progettata dall'ingegnere gesuita Leonardo Ximenes nel Settecento che oggi è un museo multimediale.
Video: https://youtu.be/f6K4of7JwRY