“Credi di essere bello? No, sei solo bullo”: con questo slogan la presidenza del Consiglio comunale lancia la campagna di sensibilizzazione contro il bullismo, in collaborazione con Coeso, Asl e Sistema. Un tema purtroppo sempre attuale, su cui l’Amministrazione vuole tenere alta l’attenzione anche in occasione del 7 febbraio, giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. L’iniziativa prevede l’affissione di manifesti formato 6x3 in varie zone della città. L’obiettivo è quello di coinvolgere tutta la cittadinanza con una comunicazione che sia il più possibile capillare e di impatto.
“Il bullismo - commentano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presidente del Consiglio comunale Fausto Turbanti - continua a rappresentare un problema significativo nelle scuole e nella società in generale, influenzando negativamente la vita e lo sviluppo di molti ragazzi. Non possiamo ignorare quello che accade e ognuno di noi può contribuire a fermare questo fenomeno con piccoli gesti quotidiani, a partire dalla scelta delle parole che utilizziamo quando ci rapportiamo con gli altri: comprensione e gentilezza possono davvero fare la differenza. Allo stesso tempo è fondamentale avere il coraggio di chiedere aiuto e rompere il silenzio. Allora vogliamo lanciare un messaggio chiaro e diretto: basta bullismo, costruiamo insieme un futuro di rispetto! Invitiamo tutti a supportare e condividere sui social questa campagna, per diffondere i concetti di inclusione e solidarietà per far crescere e valorizzare i nostri giovani. Consapevoli che non può essere solo questa la soluzione del problema, ci auguriamo di aver contribuito a sensibilizzare sull’argomento. Un ringraziamento infine alla società Sistema e a Internetfly per averci regalato la grafica del progetto”.
"Il bullismo è un fenomeno conosciuto da tempo – sottolinea la direttrice della Zona distretto Asl e di Coeso Sds Tania Barbi - che, sotto alcune forme, è sempre stato presente nella società. Oggi, è aggravato dai mezzi di comunicazione social, che hanno portato alla diffusione anche del cyberbullismo. Non possiamo, quindi, combattere un fenomeno così complesso con le modalità consuete: serve una conoscenza profonda del problema e il coinvolgimento di figure specializzate. Di questo processo devono far parte, necessariamente, anche le famiglie, che sono la prima agenzia educativa, e la comunità più in generale, perciò sono preziose anche tutte le iniziative di sensibilizzazione e formazione come quella promossa dal Consiglio comunale di Grosseto".