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Il Duomo, dedicato a San Lorenzo, fu costruito a partire dagli ultimi anni del '200, come si legge sulla iscrizione, copia ottocentesca di un originale perduto, posta all'estremità destra della facciata, che nomina l'architetto senese Sozzo Rustichini. Sembra che una precedente chiesa, dedicata a Santa Maria e non localizzata, abbia svolto la funzione di cattedrale fra il trasferimento della sede vescovile da Roselle (1132) e la costruzione del Duomo, conclusa non prima del 1330-40. Il Duomo attuale è il risultato di una serie di modifiche, anche profonde, che si sono succedute nel tempo. La facciata è riconducibile al '300 nella parte inferiore, fino al cornicione con sculture databili intorno al 1330; la parte al di sopra del rosone risale al '500. Nell'800 la facciata è stata in gran parte ricostruita. Il fianco verso Piazza Dante è quasi del tutto originale, se si esclude il coronamento dell'ingresso laterale: la lunetta con il gruppo della Madonna con il Bambino e le figure laterali di santi con le alte cuspidi sono un completamento in stile della fine dell'800.
L'interno è stato in gran parte rifatto nel XVI secolo; in questa occasione è stato costruito il transetto. L'intervento ottocentesco ha poi cercato di ricondurre l'intero edificio ad una purezza gotica non più recuperabile, optando per una sistemazione di compromesso: sono stati eliminati alcuni altari barocchi; elementi decorativi in pietra che non si ritenevano sufficientemente "in stile" sono stati sostituiti con rifacimenti neogotici in stucco e infine un finto rivestimento a fasce, a imitazione di quello in pietra dell'esterno, è stato realizzato con gesso colorato sui pilastri e sugli archi.
Il Duomo conserva numerose opere d’arte. Fra queste si ricordano: le due vetrate quattrocentesche originali sul lato verso Piazza Dante, attribuite a Benvenuto di Giovanni; il fonte battesimale e l'altare della Madonna di Antonio Ghini (1470 e 1473); l'acquasantiera del 1506 e infine la immagine di culto della Madonna delle Grazie, frammento di una più grande tavola, del senese Matteo di Giovanni, all'estremità del transetto di sinistra. Il campanile è del ‘900; nella parte bassa sono murati stemmi e elementi decorativi di origine non più identificabile; una iscrizione ricorda la costruzione del campanile più antico (1402).
Sfondo caratterizzante di tutta la Piazza è il Palazzo neogotico della Provincia (su progetto di Lorenzo Porciatti) che copre e ingloba i resti di un palazzo medievale da identificare con tutta
probabilitá con il Palazzo Pubblico (XIV secolo). Su due lati la piazza è delimitata da portici, che sono anch'essi riferibili ad un impianto medievale, trecentesco o di poco più recente. L'ultimo lato della piazza è occupato dal fianco destro del Duomo.
Di fronte alla facciata del Duomo, nella contigua Piazza del Duomo, era fino agli anni ’30 del ‘900 il Palazzo dei Priori, un palazzo di origine trecentesca che conservava l'aspetto dovuto ad una ristrutturazione secentesca o forse tardo-cinquecentesca. A lato del Duomo è il Palazzo Comunale costruito a partire dal 1867 e sede del Comune dal1870.
La Piazza, restaurata nel 2001 riproponendo l’aspetto ottocentesco, ha avuto nel tempo diverse impostazioni planimetriche.
Al centro è un monumento di grande importanza storica e di immagine per Grosseto, il gruppo marmoreo allegorico che rappresenta il Granduca Leopoldo II di Lorena che risolleva una donna (la Maremma) con un bambino morto o moribondo (il passato), e contemporaneamente stringe al suo fianco un altro bambino allegro e robusto (il futuro) e calpesta un serpente (la malaria); il gruppo è completato da un grifone (la comunità cittadina) che addenta saldamente il serpente. La prima idea di questo monumento risale al 1836. Il bozzetto, dello scultore Luigi Magi di Asciano, fu approvato nel 1837. Il modello definitivo è del 1842, mentre il monumento fu inaugurato nel 1846, il I maggio. Al 1846 risale anche il primo progetto (ing. Cianferoni) per la sistemazione della Piazza con il monumento al centro, la modifica di tutte le pendenze e la creazione sul nuovo lastricato circolare con catene e panchine, che andava a cancellare la precedente sistemazione, risalente forse ancora ai Medici. Il progetto fu realizzato in un momento imprecisato, forse nello stesso 1846 o nel 1847; era certamente concluso nel 1903 quando fu inaugurato il Palazzo della Provincia. Per esigenze di circolazione automobilistica le catene furono eliminate nel 1956 per essere ricollocate nel 2001.
Volendo approfondire ulteriormente:
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