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Mare, ambiente, decoro cittadino e patrimonio paesaggistico e culturale più tutelato grazie all’impegno di guardie volontarie. Con una convenzione firmata tra l’amministrazione comunale e la Provincia di Grosseto è stato costituito un nucleo di circa venti Guardie Ambientali Volontarie, Gav, che dal primo luglio opereranno nel territorio di Grosseto. Tra i campi di intervento ci sono la tutela del mare, delle risorse idriche, della qualità dell’aria, della fauna selvatica, del paesaggio e del patrimonio culturale. Inoltre, vigileranno sul corretto smaltimento dei rifiuti e sul decoro della città e delle frazioni e avranno funzioni di protezione civile, in particolare per quanto riguarda ls prevenzione degli incendi nei boschi. Ogni giorno sarà garantita una pattuglia di due volontari in servizio, che potranno operare sia di mattina sia di pomeriggio. "L’intesa stipulata con la Provincia ha soprattutto uno scopo di tutela dell’ambiente e del decoro urbano in un’ottica di prevenzione più che di sanzione per comportamenti scorretti”, spiega l’assessore all’Ambiente Giuseppe Monaci. Che aggiunge: “In questo modo viene data una risposta ad esigenze molto avvertite dai cittadini e saranno disincentivate condotte scorrette come ad esempio, l’abbandono di rifiuti in strada o nei campi. E’ doveroso un ringraziamento a tutti i volontari che, con la loro straordinaria sensibilità per la tutela dell’ambiente, permettono all’amministrazione comunale di offrire un servizio prezioso per la collettività”.
“Attenzione particolare nei prossimi mesi sarà data alla tutela delle spiagge e del mare – conclude il vicepresidente della Provincia Gian Carlo Bastianini – considerando che l’80% del turismo in Maremma è legato alla stagione balneare”. La richiesta di servizio delle Gav scatterà su chiamata del cittadino, quindi la segnalazione sarà trasmessa alla Polizia Municipale che attiverà i volontari in servizio. Sarà così possibile garantire un intervento tempestivo. Qualsiasi cittadino può entrare a far parte delle nucleo delle Guardie, dopo la frequenza di uno specifico corso di formazione organizzato dalla Provincia. E’ richiesto un minimo di 96 ore di servizio annuali.